Richiedi la tua pallottola contro il male!
Oggi vogliamo celebrare la festa della Medaglia Miracolosa con alcuni pensieri del suo più grande apostolo, San Massimiliano Maria Kolbe.
«La medaglietta dell’Immacolata – scriveva – sia l’arma o piuttosto la pallottola di cui ogni milite dell’Immacolata si serve. Uno può essere anche il peggiore di tutti, ma se acconsente a portare su di sé la Medaglia miracolosa, bisogna dargliela; noi con vero piacere ne manderemo gratis quante ne occorreranno, e si deve pregare per lui e all’occasione, per mezzo di una buona parola, cercare di portarlo lentamente ad amare con tutto il cuore la Madre Immacolata, a rifugiarsi in Lei in tutte le sue difficoltà e tentazioni. Chi comincia a pregare sinceramente l’Immacolata, dopo poco tempo, soprattutto nella festa di Lei, si lascerà convincere a confessarsi. C’è molto male nel mondo, ma ricordiamoci che l’Immacolata è più potente e “schiaccerà il capo del serpente infernale” (cf. Gen 3,15)».
E ancora:
«Distribuire la Sua medaglia ovunque è possibile, anche ai fanciulli, affinché la portino sempre al collo, agli anziani e soprattutto ai giovani, affinché sotto la Sua protezione abbiano le forze sufficienti per respingere le innumerevoli tentazioni e insidie che incombono su di loro in questi nostri tempi. Anche a coloro che non entrano mai in chiesa, che hanno paura di accostarsi alla Confessione, che si fanno beffe delle pratiche religiose, che ridono delle verità di fede, che sono immersi nel fango dell’immoralità oppure vivono nell’eresia fuori della Chiesa: oh! a costoro è assolutamente indispensabile offrire la medaglietta dell’Immacolata e sollecitarli a volerla portare e, nello stesso tempo, supplicare con fervore l’Immacolata per la loro conversione. Molti riescono a raggiungere il loro scopo perfino anche quando qualcuno non vuole accettare nel modo più assoluto la medaglietta. Ebbene, la cuciono addirittura di nascosto nelle vesti e pregano, mentre l’Immacolata, presto o tardi, dimostra quel che è capace di fare. La Medaglia miracolosa, quindi, è la pallottola della Milizia dell’Immacolata».
È quindi importante portare e distribuire la Medaglia. Richiedila subito, per te e per altri, cliccando qui.
«In diversi tempi – scriveva san Massimiliano – la Santissima Vergine Maria è venuta in aiuto dei propri figli e ha offerto svariati modi per raggiungere più facilmente la salvezza e la liberazione degli altri dal giogo di satana. Adesso, nell’era dell’Immacolata Concezione, la Santissima Vergine ha consegnato all’umanità la Medaglia miracolosa, la quale, per mezzo di innumerevoli miracoli di guarigioni e soprattutto di conversioni, conferma la propria provenienza celeste. Manifestandola, l’Immacolata stessa promise moltissime grazie a tutti coloro che l’avrebbero portata; e poiché la conversione e la santificazione sono grazie divine, la Medaglia miracolosa è il mezzo migliore per raggiungere il nostro scopo. Essa, perciò, costituisce l’arma migliore della “Milizia”; è la pallottola con cui il fedele “milite” ingaggia la battaglia con il nemico, cioè il male, salvando in tal modo i malvagi. Sulla medaglia, poi, è impressa la giaculatoria: “O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che a Te ricorriamo”. L’Immacolata stessa mette sulla nostra bocca questa preghiera, rivelandocela e raccomandandoci di recitarla. Mettiamo in pratica, quindi, anche questa raccomandazione. Inoltre, dato che vi sono pure taluni che non ricorrono a Lei, noi aggiungiamo: “e per quanti a Te non ricorrono”. E poiché nei nostri tempi il capo degli acattolici, la testa del serpente infernale – si può ben dire – è la massoneria, noi ricordiamo in modo particolare coloro che si lasciano sedurre da essa. In tal modo, perciò, ogni giorno noi sferriamo un assalto contro il drago infernale in tutte le sue membra, ma soprattutto nella testa. Noi non vediamo ora i risultati di questo lavoro, o piuttosto della preghiera, tuttavia dopo la morte potremo constatare quanto sono vere le parole del Salvatore: “Chiedete e otterrete” (Gv 16,24); in questo caso, infatti, possiamo esser sicuri che ciò che chiediamo non è sicuramente contrario alla volontà di Dio».